Progetto “Legalità e Merito nelle scuole”: l’intervista del “Corriere della Sera” a Paola Severino

Paola Severino

Nato dalla firma di un Protocollo d’Intesa tra Luiss, ANAC, CSM, DNA, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il Ministero della Giustizia, il progetto “Legalità e Merito nelle scuole” ha l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura della legalità presso gli Istituti Scolastici secondari di secondo grado in Italia, in particolare nelle cosiddette “aree a rischio”, e gli Istituti Penali Minorili. Per affrontare il tema, il “Corriere della Sera” ha intervistato Paola Severino, primo Ministro della Giustizia donna in Italia con il Governo Monti e Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli. La professoressa, partendo da quella che reputa come la più bella definizione del concetto, ovvero “La legalità per me è sentirsi in pace con il mondo”, sentita da un giovane detenuto che sta scontando la pena in un carcere minorile siciliano, ha illustrato gli scopi dell’iniziativa. Da un lato il sostegno a ragazzi e ragazze provenienti dalle zone difficili del Paese con borse di studio, dall’altro incontri virtuali con più di 140 studenti universitari e di liceo per diffondere in tutta Italia la cultura della legalità. La scelta di inserire legalità e merito all’interno della stessa frase nasce da una correlazione intrinseca. Secondo Paola Severino, “insegnando loro fin da ragazzi che la legalità non è solo un parametro morale ma è anche un modo di vivere”, si potrà arrivare a una società che, senza scorciatoie, premia il merito. Nella sua esperienza in qualità di rappresentante speciale della Presidenza Osce, la professoressa ha infatti rilevato come la corruzione endemica di Hong Kong sia stata combattuta proprio attraverso l’insegnamento della legalità ai bambini sin dall’asilo. Da qui è nata l’idea di trasformare gli studenti universitari in “ambasciatori” presso le scuole, con progetti che premiano gli studenti più meritevoli attraverso borse di studio. L’Italia deve ancora crescere molto su questo argomento, come evidenziato dai dati sconfortanti sulla povertà educativa e sull’abbandono scolastico. Guardando ai dati positivi, però, le università pubbliche italiane spiccano per eccellenza nel panorama internazionale. L’obiettivo deve essere quello di dare la possibilità di studiare anche a quei ragazzi con famiglie che fanno fatica. Paola Severino, in questo senso, ricorda un episodio legato al progetto: l’autore di un video che mostrava le conseguenze del furto di un motorino, soddisfatto per la riuscita del suo lavoro ma rammaricato per la consapevolezza che non avrebbe mai potuto frequentare un’università prestigiosa. Il percorso da seguire è consentire a questo ragazzo napoletano di coronare il suo sogno. Nel corso dell’intervista, la professoressa si sofferma anche sulle cosiddette “velvet revolutions” nei Paesi dell’Est, un esempio di come la spinta “dal basso” dei giovani contro la corruzione abbia effettivamente prodotto dei cambiamenti. In chiusura, parlando del Recovery Fund e dei cardini da fissare bene, Paola Severino sottolinea l’importanza della riforma della Pubblica Amministrazione e dei programmi di studio che integrino il pubblico e il privato e lancia un messaggio finale ai più giovani: “Nessun traguardo è impossibile da raggiungere, ma la strada per la realizzazione di progetti, sogni, aspirazioni, è faticosa e richiede ogni giorno studio, impegno e lavoro”.

Fonte Progetto “Legalità e Merito nelle scuole”: l’intervista del “Corriere della Sera” a Paola Severino su Cultura360.

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